Si viaggia anche oggi. Si torna alla casa del padre, che per me significa anche l'azienda di famiglia. Disagi, attentati, appesantiscono un viaggio iniziato alle 3.50 di stamattina e terminato poco minuti fa, venti ore dopo.
Chiudo il mio anno di lavoro abbastanza soddisfatto.
Vedo i miei genitori, zii, che quasi ottantenni hanno l'entusiasmo delle prime volte e non si arrendono di fronte alla grande crisi (mai vista così lunga, ha detto mio padre) consapevoli che la storia si ripete e che anche questa crisi prima o poi finirà.
Intanto andiamo avanti, sempre e comunque.
Nessun commento:
Posta un commento