23 quadri, 45 interpreti, 10 costumiste, 2 mesi di lavoro, oltre cinquanta persone coinvolte per parlare, in modo originale e simpatico, di cinque secoli di storia dell’arte. Accade tutto in una notte, neanche , in una serata, in poche ore ma dopo due mesi di preparativi ed intenso lavoro che hanno coinvolto la cittadina di Roccafluvione. Il tutto sotto la esperta, allegra, preparata regia di Walter Galotto, eclettico artista locale, persona da conoscere, artista da seguire.
Abbiamo passato una serata splendida respirando l’armonia che può esserci in una “tipica ridente località italiana”, la collaborazione tra istituzioni e cittadini, la voglia di divertirsi e comunque fare cultura, e comunque lasciare un messaggio, e comunque tramandare la “bellezza” del creato che “parla” a tutte le epoche, a tutte le generazioni, attraverso le inamovibili montagne attorno e tramite i quadri “vivi” dipinti in ogni epoca.
L’arte “viva” che Hayez, Leonardo, Botero, Monet, Reaburn ed altri ancora hanno impresso per sempre nelle loro cornici continua a parlare ed a Roccafluvione ha parlato in tutti i sensi lasciandosi impersonare, e spiegare, dai cittadini che si sono messi in gioco coi loro figli, la propria fidanzata, fratelli e sorelle, intere famiglie.
I quadri da vedere prima nelle copie originali, poi nelle spiegazioni sul palco, ed infine nella esposizione modi museo ognuno dentro la propria cornice preparata da altri locali artigiani dell’arte.
Ho ripassato molto delle mie conoscenze, appreso tant’altro, sorriso a più non posso vivendo in una serata il mix perfetto di ingredienti per stare bene, per essere fieri di questa Italia e, perchè no, lasciatemelo dire, di questi amici e parenti acquisiti.
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