sabato 13 aprile 2013

Ecco perché non mi suiciderò mai

Sto pensando molto in questi giorni alle persone che si suicidano per i debiti con lo Stato Italiano. Penso a loro, prima di pregare per loro. Quanti ne conosciamo in questa situazione? Tantissimi! Solo io ne conosco una decina. Alcuni sono depressi, altri combattono, forse lui, proprio lui che ultimamente vedo strano, sta meditando di farla finita.
Suicidarsi è poi un farla finita per davvero? Al di là del discorso religioso, suicidarsi è soprattutto lasciare i propri problemi, ed i debiti, ai parenti, alla moglie, ai figli, perché lo Stato, amici miei, non si impietosisce e non azzera nulla. Lo schiacciasassi della Burocrazia procede lento ma si porta via tutto anche dopo che ti è passato sopra.
Penso a me, alla precarietà della mia vita lavorativa, ai 40 anni arrivati e ai soldi da riscuotere, le bollette da pagare, le fregature prese e… non mi suiciderò mai perché ho una famiglia serena alle spalle e di fianco ma sapete anche perché? Ci siamo creati un gruppo di amici, famiglie come noi, coi quali condividiamo tutto, dalle gioie alle difficoltà. Abbiamo questo gruppo di amici col quale ci sosteniamo spesso, senza fatica, con piacere: a volte siamo il Cireneo, altre chiediamo aiuto. Non siamo soli.
La solitudine non ci ucciderà. Createvi un gruppo di amici, andate in Parrocchia, bussate al vicino. E’ la solitudine che uccide.

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