Il confronto. Roccella: per le coppie gay un mercato dei figli. Binetti: un’alleanza trasversale tra cattolici
Competenza, coraggio, capacità di non scoraggiarsi davanti a un clima culturale avverso. Anzi, se si sa argomentare con un uso retto della ragione, come raccomanda Benedetto XVI, spesso si fa breccia in chi la pensa diversamente sui principi non negoziabili.
A patto che costui a sua volta abbia la volontà di non rinchiudersi nei facili stereotipi sui cattolici 'eterodiretti'. E nei tic del linguaggio. Ad esempio, ha esemplificato Eugenia Roccella ieri, alla presentazione di un libro di Giorgio Gibertini - si fanno titoli di giornali sui figli delle 'famiglie gay'. «Ma non è così: non c’è una famiglia omosessuale e non ha avuto un figlio. Si tratta di una coppia omosessuale che ha comprato un figlio attraverso una serie di procedure, trovandolo su un mercato», nel quale si possono incontrare «anche fenomeni di sfruttamento delle donne». E su di essi c’è un «colpevole silenzio». Parole sulle quali s’è poi scatenata la bagarre di accuse delle associazioni gay, che hanno insultato Eugenia Roccella ma senza neppure provare a smentirla.
Che non ci si debba rassegnare a un clima culturale relativista lo hanno sottolineato anche gli altri due ex parlamentari (di nuovo in corsa) presenti davanti a una platea composta da cattolici impegnati nel volontariato e in politica: Paola Binetti (Udc) e Antonio Palmieri (Pdl come Roccella). Occasione per l’incontro a Palazzo San Macuto è stata l’uscita del volume del giornalista e attivista prolife
Per una nuova generazione di politici cattolici (Sugarco), di cui Binetti e Roccella sono pre e postfatrice.
Ai cattolici, ha esordito Binetti, è richiesto tanto studio delle principali questioni (giustizia, sanità, scuola, temi etici). «Non si può improvvisare. Occorre, poi, capacità di decidere». Tutto il contrario dell’«attendismo e dello stallo che hanno portato il Paese in una situazione d’emergenza». Infine, c’è quell’«affidabilità intellettuale » che porta ad aderire a quanto dice il magistero cercandone il senso più profondo. Non si nasconde le difficoltà la neuropsichiatra. Ma si è detta certa che sui temi non negoziabili ci sarà «un’alleanza trasversale forte» tra i cattolici presenti in Parlamento, dalla quale si capisca che «c’è un interlocutore non disposto a fare sconti ». Perché, ha ripreso la Roccella, bisogna perseverare nel «difendere l’umano », cercando di «evitare leggi ingiuste o correggendole». Senza scoraggiarsi. Anzi, coltivando l’«amicizia politica», evocata in conclusione da Palmieri, che permette non solo di capirsi tra cattolici, ma anche «di coinvolgere i colleghi che non condividono gli stessi valori». (G.San.)
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