venerdì 20 aprile 2012

Si gioca, anche se diluvia


Piove a Roma. Da qualche giorno il tempo fa dei brutti scherzetti. Comincia a piovere proprio all'ora precisa di uscita dall'ufficio e dalle scuole, quando è pomeriggio e va avanti tutta notte.
Torno a casa giusto in tempo per prendere la borsa sotto lo sguardo interrogante di mia moglie: ma si gioca anche stasera? Certo, le rispondo io, mentre controllo gli scarpini azzurri Pantofola D'Oro. Diluvia, mi fa lei. Rispondo: mi possono spaventare due gocce? Du gocce proprio non sono ma al campo siamo in tredici: altri ci hanno abbandonato, le femminucce li chiamiamo. Noi giochiamo sotto la pioggia. Non c'è niente in palio stasera, neanche tre punti di un torneo over quaranta a La Salle. C'è solo il nostro giovedì del calciotto, il giovedi del provare a tenere un briciolo di forma nonostante i quaranta, il giovedì per mettere la maglia del giocatore famoso ed imitarne le gesta e poi tornare a casa commentando la partita prima con gli interessati amici e poi con la disattenta, ma sempre amorevolmente compiacente, moglie.

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