martedì 8 novembre 2011

Oggi sto dalla parte di Marta Vincenzi sindaco di Genova

Oggi sto dalla parte del Sindaco di Genova, la professoressa Marta Vincenzi, prima persona al mondo che in questo momento non invidio per il suo ruolo difficile di parafulmine di anni di arretratezza infrastrutturale Ligure ed Italiana.
Oggi sto con "SuperMarta" perchè è troppo facile attaccarla tre giorni dopo, col senno di poi, con otto morti da accompagnare al cimitero.Come ben sapete io l'ho attaccata in tempi non sospetti proprio da qui con un articolo di Venerdì scorso mentre era in pieno corso il diluvio.
Oggi sto con lei perchè lo scaricabarile all'italiana non mi piace.
Ribadisco, e così rispondo anche ad un gentile lettore, che secondo me il Sindaco ha sbagliato a non chiudere le scuole completamente.
Ribadisco che da genitore sentirmi dire: non andate a prendere i vostri figli, sono sicuri a scuola, mi avrebbe creato più ansia e mi sarei messo a cercarli anche a nuoto e, come ho scritto, assumendomi le mie responsabilità.
La difendo perchè quelle persone che sono andate a prendere i figli a scuola, nonostante l'invito del Sindaco a rimanere a casa, sono andate da sole incontro alla morte e potevano evitarsi questa tragica fine.
Se no chi va in mare quando c'è bandiera rossa o si mette a sciare dove è vietato ed incontra la morte, di chi è la colpa?
Il Sindaco ha detto: "Tante persone si sono messe in pericolo da sole".
Ha torto a dire così od è sincera e coraggiosa in un momento drammatico.
Oggi Francesco Merlo su La Repubblica la massacra per questa frase arrivando addirittura a scrivere così: "Leggiamola insieme questa frase: la Vincenzi vuole dire convintamente che quelle madri e le loro bambine si sono suicidate? E piange la Vincenzi mentre esprime questa enormità, mentre commette questo vilipendio di cadavere. Dice in sostanza che se lo sono andato a cercare ed è la stessa tesi di chi pensa che le belle donne attirano gli stupratori....." e via farneticando.
Mi spiace caro Merlo: qui l'unico vilipendio lo stai commettendo tu verso i cadaveri ed il buon senso.
Il Sindaco non ha detto si sono suicidate. Il Sindaco non ha detto: sono belle e quindi diventino brutte se no le stuprano.
Perché stravolgere ancor di più così la realtà in un momenti in cui ci sarebbe solo da rimboccarsi le maniche e lavorare per pulire dal fango le nostre città e dai sorrisi idioti di calciatori i nostri stadi?
In un momento di panico comprensibile lo ribadisco: il Sindaco ha sbagliato ma che poteva dire se non avvisare i suoi concittadini di starsene a casa che era più sicuro di qualsiasi altra azione?
E' colpa sua se poi la gente non ascolta gli inviti alla sicurezza e si espone a rischi?
Troppo facile attaccare ora Marta Vincenzi che fa bene a non dimettersi ma a finire il suo lavoro di pulizia della città: poi decida in coscienza cosa fare, con quella coscienza che, come lei stessa ha detto, per tutta la vita ora avrà il peso di quelle morti.
Giorgio Gibertini su Frews 

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