Un altro papà con due figli svolge il mio stesso "mestiere" anche se lui, apprendo chiacchierandoci, in maniera forzata perchè la moglie è costretta a turni notturni dato che lui ha perso il lavoro due anni fa causa chiusura fabbrica in Ascoli e non riesce a trovare nulla, e mi sussurra, "è difficile anche essere chiamati per i colloqui".
Avrà la mia età penso, i fatidici 40, due figli, operaio disoccupato, spinge il passeggino e controlla la bimba che corre avanti ed indietro.
Un signore del paese sfreccia sulla strada vicina col suo Pandino e, giunto nei pressi del mio collega, abbassa il finestrino e gli urla "Vai a lavorare!".
Il padre non si scompone: fa un cenno di saluto con la mano, il sorriso gli si fa amaro e sussurra "Magari".
Fotografia di un'Italia comune a tanti.
Alcuni anni fa se ti gridavano "Vai a lavorare!" o rispondevi un seccato "Vacci tu" oppure orgogliosamente "Ho ancora tre giorni di ferie da finire!".
Ora la risposta è: magari! Dimmi dove! Hai qualcosa per me?
Ecco. Sto parlando di questi padri che cercano qualcosa per loro, un lavoro, qualsiasi, perchè si sanno adattare, perchè hanno i figli che non posso capire troppe ragioni ma devono sapere che un presente ed un futuro è possibile anche per loro.
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