martedì 2 agosto 2011

Se anche la Lega perde la trebisonda siamo proprio messi male

Anzitutto facciamoci aiutare da Wikipedia per spiegare che cosa vuol dire "perdere la trebisonda" in dialetto milanese.
In lingua italiana il nome, sostantivato, della città viene utilizzato nella frase "perdere la trebisonda" con utilizzo e significato analogo a quello di "perdere la bussola" (o "la tramontana"): essere disorientati o confusi e con il significato aggiuntivo di perdere il controllo, inquietarsi.
Ciò deriva dal fatto che, anticamente, la città di Trebisonda costituiva un importantissimo punto di riferimento visivo per le navi che percorrevano quelle rotte, mancando il quale, spesso si verificavano tragici naufragi lungo le coste circostanti.
Diamo a Wiki ciò che è di Pedia.
Ora veniamo al contenuto del nostro editoriale: gli uffici distaccati dei ministeri al nord.
Da Milanese che vive a Roma (ieri un mio amico mi ha detto: tu ha preso il peggio dei romani e perso il meglio dei milanesi. Che gli ho risposto? Che con questi amici che ho a che mi servono i nemici?)... allora, dicevo, da milanese che ero non ho mai pensato, neppure nelle notti più difficoltose, alla gioia che avrei provato avendo i Ministeri a Milano. Mai e poi mai. Ho sempre visto la Burocrazia come qualcosa da tenere lontano e, se a suo tempo fosse arrivato un Ministero al Nord, l'avrei vissuto come una invasione di Roma non come una conquista Padana.
Certo, non vivo più a Milano da otto anni ed ora degno Roma della mia presenza ma non so se le cose sono cambiate.
Oh milanesi, mi rivolgo a voi, siete proprio contenti di questi uffici a Villa Reale?
Lasciamo perdere la già infuriata e giusta polemica sul fatto che sono solo distaccamenti, che comunque costano, che c'è solo la targhetta, non c'è personale e via dicendo.
Voglio parlare del solo aspetto simbolico: i Ministeri al Nord, caro Umberto, portano consenso? Sei sicuro? Secondo me no, anzi l'esatto opposto.
In questo senso voglio dire: se anche la Lega perde la trebisonda siamo messi male.
Neanche due anni fa si svolsero le Regionali col trionfo a Roma della Polverini senza lista ed il grande successo della Lega anche al Centro e Centro Sud.
Quel giorno un tassinaro della Capitale mi disse: "magari ci fosse la Lega anche qui a Roma perchè è l'unica che ha tre idee ma almeno quelle sono chiare".
La Lega ha sempre avuto questa come forza: poche idee ma chiare e fare di tutto per raggiungerle. Condivisibili o no però gli obiettivi erano ben delineati e riconoscibili.
Ora mi sembra che anche la Lega abbia perso la Bussola e navighi a vista sbattendo ogni tanto contro qualche grosso iceberg come per l'esempio dei Ministeri.
Se anche loro sono messi così vuol dire che la Roma burocratica invece di farsi conquistare ha conquistato a sua volta la Padania.

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