Sono fortemente commosso nell'apprendere dai quotidiani che il neo ministro della Giustizia Nitto Palma ha rinunciato alle vacanze estive 2011.
Mi sovviene dapprima un coro da stadio: "uno di noi, Nitto uno di noi, uno di noi". E via cantando. Per secondo ragiono che anche io spesso ho rinunciato a nuovi contratti di lavoro prima delle ferie proprio per potermi godere queste ultime. Sarà capitato anche a voi vero? State cercando il lavoro da una vita, nessuno vi risponde, poi a Luglio, quando già avete addosso il salvagente e l'autovettura è già a bordo del traghetto, vi chiamano per iniziare un lavoro molto bello e ben retribuito?
E le vacanze? Ed il mojito al calar del sole? E la chitarra e mentre io suono e canto gli altri....eccetera eccetera? Lavorare? No! Prima la vacanza. Perchè rinunciare alla caparra ed all'autovettura che già svanisce all'orizzonte sul traghetto per la Sardegna?
Allora che fate? Lasciate squillare a vuoto il telefono od inventate la più classica delle scuse: quest'estate devo stare vicino alla nonna che è malata, ne possiamo riparlare a settembre?
E via per il mare! A settembre ci penseremo.
Nitto Palma, prima sottosegretario ed ora Ministro alla Giustizia, aveva già prenotato le vacanze in Polinesia ma ci ha rinunciato per dovere di Stato, per stare vicino a noi, per apprendere il nuovo lavoro. Cosa ovvia! Qualsiasi azienda si sarebbe comportata in questo modo: se ti assumo a fine luglio salti le ferie!
Anche io avrei accettato.
Caro signor Ministro, si consoli, sono dieci anni che rinuncio al mio viaggio in Polinesia, meta agognata da tutti noi sub, per altri motivi soprattutto economici.
Si consoli, siamo in tanti quest'anno a rinunciare alle vacanze e se proprio se la vuole fare una immersione mi faccia un fischio che l'accompagno al Circeo: in giornata facciamo tutto!
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