L'abile mossa di far nascere il terzo polo denominato, per ora, "Polo della Nazione" il giorno dopo la sfiducia non approvata dalla Camera, ha avuto il merito di distogliere l'attenzione dalla sonora sconfitta rimediata, in primis, da Fini ma anche da Casini e Rutelli ed Elisabetta Tulliani.
Si capisce quindi da subito che lo stratega ora è Casini e non Fini (la vignetta di Giannelli oggi sul Corriere della Sera, che vi riporto qui a lato, parla meglio di mille mie parole: ci vorrebbe un altro cavallo...e tanti altri volti oltre alla somma dei delusi!).
A guardare i protagonisti di questo Polo della Nazione mi vengono subito in mente alcune considerazioni.
La prima è che hanno deciso di fare "un esperimento", ovvero non di unirsi in un partito unico e questo desta subito sospetto. Vorrà mica Casini tenersi le mani libere per far fuori Fini al momento opportuno ed appartarsi ancora col Cav? Perchè tanti partitini in un gruppo di amici e non un partito unico? Potrebbero i nostri rinunciare alla carica di Presidente, leader, segretario con annessi e connessi segreterie, rimborsi, portaborse e via dicendo. Sospetta la cosa no? Tralascio la questione Fini, ovvero come il Presidente della Camera stia facendo di tutto tranne il presidente della Camera. Fini, come ormai tutti sanno, è impegnato come agente immobiliare nello svendere al cognato le case di An, è impegnato in cucina per preparare manicaretti per Elisabetta, è impegnati a parlare nelle scuole senza rispondere alle domande degli studenti, si diletta a presentare libri senza averli letti, sussurra nell'orecchio di giudici incontrati ai convegni senza ascoltare chi parla nel microfono giusto, si è creato un partito, ha firmato una mozione di sfiducia contro il capo del Governo e continua a fare politica dando vita al Popolo della Nazione.
Tralascio di approfondire questi "atteggiamenti" e mi concentro sull'ultimo punto. Che cosa hanno in comune questi variopinti personaggi a cavallo? Sicuramente non gli stessi fini ma comuni casini. Facile gioco di parole. Ma che cosa ci facciano assieme la Binetti e Della Vedova proprio non riesco a capirlo. Una volta a via del Pozzetto incontrai Della Vedova che, riconoscendomi come pro life, mi disse: "ecco quelli che vogliono resuscitare i morti", con chiaro riferimento al nostro amore per la vita anche negli ultimi momenti. Io gli risposi "ecco quelli che vogliono uccidere i vivi". Non so se Paola Binetti, davanti ad una affermazione del genere di Della Vedova, potrebbe rispondergli lo stesso, ma non capisco che percorso comune possa avere l'UDC, sedicente partito cattolico, con Fli che non si capisce cosa sia.
E non sto parlando di discriminanti da poco visto che credo che oggi i valori non negoziabili (vita, famiglia su tutti) siano l'unica bussola per scegliere chi votare.
Casini all'orizzonte tanti, Fini uno solo... quello perdente
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