ER PAPA ROMANESCO
Doppo tant’anni de nobbile papato,
ar Santopadre j’hanno aricordato
che ortre a parla’ er turco cor tedesco
parlasse quarche vorta ‘n romanesco.
Lui seduto a la cattedra de Pietro
de sicuro nun s’è tirato ‘ndietro,
e così j’è uscito ar volo ner parla’:
“Volemose bbene” e “damose da fa’”!
E come Meo Patacca e Rugantino
sembrava de sentì ‘n trasteverino;
e ha concruso strignennose le mani,
come la storia vò: “Semo romani”!
Ma s’è arabbiato quarcuno de la Lega.
Roma ha risposto co ‘n ber: "Chissenefrega!!!".
† Massimino de Trastevere
(Massimo Marconi)
Le poesie raccolte in questo volume provengono, per la maggior parte, dal 2° concorso di Poesia romanesca “Semo Romani”organizzato dalla “Associazione Piccoli Cantori di Torrespaccata” nel corso delle Feste Patronali 2005 della Parrocchia S. Maria Regina Mundi a Torrespaccata (29 maggio 2005), che aveva come tema quest’anno proprio: “Er Papa nostro, gajardo e tosto”. (tema scelto prima della morte del Papa Giovanni Paolo II, e poi confermato anche dopo la sua scomparsa). Altre poesie sono state gentilmente concesse da altri poeti romaneschi che si sono voluti associare a questa iniziativa.
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