A Bersani deve essere sembrato di tornare ai tempi belli di Valle Giulia, quando i fasti sessantottini inneggiavano alla fantasia al potere e lui era, anche allora, all'opposizione. Per questo, forse, l'uomo che avrebbe dovuto restituire una barra riformista al Partito democratico, è salito sul tetto della Sapienza insieme ai contestatori della riforma universitaria, quella che mette finalmente il freno proprio a quei baronati che hanno trasformato gli atenei in tanti centri di potere senza controllo.
Il segretario del Pd si è messo così a recitare due parti in commedia: quella del rivoluzionario - accanto ai ricercatori sul tetto che scotta - e quella del reazionario - difendendo quei baroni che il Pci metteva all'indice. Ma, come recitava il titolo di un noto programma Rai, tutto quanto fa spettacolo.
L'attacco al Senato da parte di un gruppo di contestatori incappucciati è un episodio talmente grave che avrebbe dovuto vedere unite nella condanna maggioranza e opposizione. Invece, mentre Bersani era sul tetto insieme ai contestatori, la capogruppo del Pd al Senato non ha trovato di meglio che minimizzare l'assalto a Palazzo Madama, non nascondendo una certa simpatia per le squadracce protagoniste del blitz.
E' successo, infatti, che persone coperte con passamontagna si sono avvicinate al Senato, mentre alcuni contestatori hanno addirittura forzato l'ingresso entrando nella sede dell'assemblea parlamentare con intenzioni violente, causando anche il ferimento di un funzionario delle forze dell'ordine. Ma la Finocchiaro ha pensato bene di incontrare una delegazione di picchiatori, incoraggiando così comportamenti inaccettabili che non hanno nulla a che vedere con la normale dialettica democratica.
Altro che conversione al centro: il partito erede del Pci sta ripetendo i suoi vecchi errori soffiando sul fuoco della protesta e offrendo così una sponda politica al clima di odio e di violenza in cui qualcuno vuol far ripiombare il Paese.
La riforma Gelmini? "Una legge su cui si possono pescare un paio di cose buone, ma l'impianto non regge". Per il leader democratico, bontà sua, "gli studenti di adesso hanno la testa sul collo, non sono estremisti, basta ascoltarli".
Evidentemente, dai tetti di Roma si vede una realtà distorta, ed è sconfortante constatare che per il leader dell'opposizione democratica assaltare il Senato non è estremismo. Incredibile.
(da Il Quaderno Azzurro)
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