giovedì 5 febbraio 2009

ALFREDO MANTOVANO PER ELUANA

Fra pochi giorni l’Italia che, in nome della inviolabilità della vita
umana, propugna nel mondo l’abolizione della pena di morte per i
colpevoli anche dei più efferati delitti, eseguirà la prima condanna a
morte dopo il 1948: la condanna di una innocente cui, attraverso una
lunga agonia, verrà negato il fondamentale diritto all’alimentazione e
all’idratazione.” Lo ha affermato il deputato del Pdl Alfredo
Mantovano, che ha osservato: “ La ’cultura di morte’, che ha ispirato
le pronunce giudiziarie sul ’caso Englaro’, giustifica ed esalta
l’abbandono a se stessi delle persone disabili, priva di tutela i più
deboli, ed esige come primo immediato freno una legge che ribadisca la
tutela della vita senza se e senza ma; con norme chiare e inequivoche,
che non lascino la vita in balia di qualsiasi forma di eutanasia o di
testamento biologico.

Alfredo Mantovano

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