Mi è capitato spesso di viaggiare in questi giorni per
incontrare i gruppi giovanili sparsi per l’Italia. Prendo spesso l’aereo che è
un bel giocattolo capace di suscitare qualche forte emozione: peccato costi
così tanto altrimenti, dopo l’atterraggio, lo riprenderei subito per sentirmi
attrarre dal sedile ed affidarmi poi completamente a lui, inglobato in questo
volo. Ricordo che un giorno qualcuno mi disse che nel viaggiare in aereo il
momento più pericolo è la partenza o l’atterraggio. Voglio spiegarmi meglio:
non ricordo quale dei due momenti è il più pericoloso, o uno o l’altro ed
ancora adesso non ho più rincontrato quella persona per farmelo dire. A dir la
verità non ho neanche più intenzione di farmelo dire perché preferisco rimanere
nel dubbio perché nel caso fosse la partenza vivrei ognuno di questi momenti
con massima attenzione e paura. Così la “fifa” è suddivisa equamente tra il
decollo e l’atterraggio.
Ma di cosa voglio parlarvi oggi dopo questa breve premessa
nazional popolare?
Andando spesso in aeroporto, per voli che durano massimo 1
ora e 25 minuti (Catania – Milano) capita spesso di dover aspettare il proprio
volo anche per 15, 30, 60 ed a volte 180 minuti.
Che cosa fare in quei momenti di obbligata sosta nello
Hub?
Di cose da fare ce ne sono tante.
Ingrassare andando a fare incetta in quei negozietti che
vendono di tutto e di più e reclamizzano i prodotti tipici alimentari del luogo
di partenza; dimagrire il portafoglio comprando profumi e whisky che in
aeroporto sembra sempre che costino meno e profumino di più; mettersi
romanticamente con la guancia appiccicata al vetro ed osservare gli aerei,
degli altri, che partono; cercare qualche vip a cui chiedere l’autografo od a
cui farlo; chiedere informazioni a tutti i “rent car” per vedere quale è il
prezzo più basso e poi non affittare nulla; andare a fare una visita alla
cappella che tanto il buon Dio è sempre li e non prende mai nessun volo.
Ecco.
Passate le ore di attesa?
All’aeroporto di Roma invece ho scoperto un’altra cosa.
Alcune società che forniscono internet hanno sistemato una decina di computer
dai quali è possibile accedere, gratuitamente, ad internet e controllare la
propria posta, navigare, e via dicendo… insomma, ingannare il tempo.
Sapete che ho fatto?
Nulla di eccezionale.
Mi sono guardato la mia posta e poi ho collegato ogni pc
al sito del Movimento per la vita Italiano prima di prendere il volo e lasciare
la postazione libera.
Dieci schermi tutti col Movimento per la vita in prima
pagina!
Che bello spettacolo.
Questo non solo per alzare il numero degli accessi al sito
ma anche perché si sa mai che, quel giorno, in quell’aeroporto, davanti a quel
pc possa passare una mamma indecisa e….. si decida per la vita.
Lasciatemelo sperare.
Scappo ora… hanno chiamato il mio volo.
Nessun commento:
Posta un commento