giovedì 6 ottobre 2016

La professoressa croata si commuove davanti al mio “Sretan Put”



Il lavoro della mia azienda di famiglia in questi giorni mi ha portato a Benevento dove ho potuto vivere un congresso internazionale di ottima fattura, esercitare le mie conoscenze tecniche e un po’ di inglese ma poi ho anche avuto la possibilità di conoscere questa cittadina campana, i suoi sapori, i suoi vini, le sue calorie…. tante calorie.

Ho incontrato docenti universitari provenienti da tutto il mondo: Usa, Kenya, Cina, Moldavia, Francia, Slovenia, Grecia, Bulgaria e via dicendo. L’incontro più commovente però è stato con una docente croata. Dopo aver letto sulla sua business card la provenienza, ho pronunciato quelle poche parole in serbo croato che ricordo ancora dalla mia lunga esperienza come volontario in Bosnia durante la tremenda guerra che ha distrutto la ex Jugoslavia. Le ho poi detto del mio libro che scrissi sull’argomento e che si intitola “Sretan Put – Buon viaggio”: l’augurio che ci porgevano ogni volta che ripartivamo per l’Italia.
La professoressa mi ha chiesto come mai conoscessi alcune parole della sua lingua e io gliel’ho raccontato. Mi ha abbracciato e mi ha detto: “Grazie per aver aiutato il mio popolo”.
Se ne è andata. Non so neanche se abbia preso, o no, il catalogo dei nostri prodotti. Mi ha lasciato il suo abbraccio, le ho lasciato il mio.
Il Direttore

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