Questa estate io, mia moglie e i nostri figli abbiamo passato tante serate assieme, davanti al televisore, prima a vedere le Olimpiadi e poi le Paralimpiadi. Conoscere le storie dei singoli atleti, per lo più sconosciuti, ha aiutato i nostri figli (e noi, perchè un ripassino va sempre bene!) a imparare che nella vita, con sacrificio, abnegazione, dedizione, impegno e professionalità (e fortuna) si possono raggiungere molti risultati, a volte tutti quelli che ci prefissiamo.
Gli atleti partecipano alle Olimpiadi per dimostrare di essere, in quella disciplina, i migliori.
Nella disputa su “Olimpiadi Si – Olimpiadi No” a Roma, quello che mi ha stupito della classe dirigente attuale, è il non saper guardare oltre il proprio naso, o meglio, oltre il proprio mandato. In Italia non esiste più qualcuno in grado di dire: per la mia azienda nei prossimi venti anni vorrei questo, per la mia Regione nei prossimi 15 anni vorrei che…e via dicendo.
Perchè questo? Sia perchè siamo un paese gestito da vecchi e sia perchè i giovani hanno perso la speranza e il coraggio.
E’ vero che in passato in tantissimi hanno rubato per l’organizzazione dei Mondiali di Nuoto ed altre manifestazioni simili, ma le Olimpiadi 2024 potevano essere l’occasione, in questo caso, per dimostrare non che si è “i migliori” ma semplicemente “migliori” di chi ha mal gestito prima.
Il Direttore – @giorjolly
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