martedì 19 luglio 2016

Un consiglio concreto e una concreta proposta di acquisto

Ho davanti a me una concreta proposta di acquisto del nostro immobile (di casa nostra insomma). Finalmente ci siamo arrivati, potremmo dire, dopo sette mesi di passione. Eppure... tutto sembra arrivato così in fretta. Devo decidere io, stasera, nella solitudine di questa casa senza Sara e senza i bambini. Siamo io e una penna che potrebbe essere utile per mettere la firma di accettazione. Sara ha deciso, da lontano. Io pure, però gironzolo tra queste mura che per 11 anni hanno visto la nostra famiglia crescere, espandersi, amarsi e mi investe la malinconia. Qui abbiamo ospitato amici e gente di passaggio, fatto feste per noi e per gli altri, organizzato i Rosari con la Madonna Pellegrina, visto tutti assieme partite della Nazionale, coltivato il nostro rapporto e quello coi figli. Dobbiamo cambiare casa, i figli crescono ma mai mi sarei aspettato, 12 anni dopo, di ritrovarmi solo, con mia moglie, e pochi altri, a combattere contro tutti, a cominciare dalle banche fino a notai, per poter dare un tetto decente ai miei figli, un piccolo spazio in più dove sperimentare le proprie passioni, un  angolo dove appoggiare questo computer.
Eppure siamo qui, in questa penna, io e te amore per ripartire ancora assieme, uniti e anche se non sapremo dove andare, sappiamo però che dobbiamo assolutissimamente andare.
E andremo.
La casa l'ha voluta insistentemente una giovane coppia albanese con una figlia. Solo stasera, quando ho fermato le emozioni e mi sono messo in ascolto a Nomadelfia, ho sentito la risposta della Madonna del Buon Consiglio e ho capito il perchè di questa famiglia. Sono stato qui a Genazzano a chiedere un segno, un consiglio, un mese fa: ecco la risposta e non l'avevo capito. Grazie Maria. Ecco la mia firma.


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