Se non si vince lo scudetto quest'anno (con tutto rispetto per Napoli e Inter) bisognerà, perlomeno, aspettare altri dieci anni perché le altre squadre si stanno attrezzando.
La Roma non solo non ha approfittato della falsa partenza della Juventus, che ormai è tornata lì, ma sta lasciando terreno anche nei confronti di altre, inizialmente, non rivali.
Non sono mai stato un promotore del cambio allenatore: sono i giocatori ad andare in campo. E' proprio su questo punto che voglio soffermarmi. Ormai i giocatori validi nella Roma ci sono ma assieme a qualche campioncino e un po' di bel gioco manca il carattere e questo, alla squadra, può trasmetterlo o la società (vedi Juventus) o l'allenatore. Alla Roma manca sia la società (troppo giovane e troppo straniera) sia, ormai, l'allenatore, rimasto ancora, presuntuosamente, al suo primo anno in giallorosso.
L'ambiente, che a Roma conta molto e che va dall'ultimo tifoso al Capitano, non segue più Garcia. Ci vuole subito (oggi) un nuovo allenatore per risalire la china in campionato, fare una ottima Europa League (lasciamo perdere la Champions per favore) e riportare il carattere della romanità nella Roma. Carletto Ancelotti sarebbe il massimo.
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