Vivi e Liberi a Venarotta |
Torno col mio blog a parlare dei Vivi e Liberi perché ho avuto ancora la possibilità, questa sera, di ascoltarli dal vivo presso la Sagra della Vitella di Venarotta.
Ovviamente non scrivo di loro dal punto di vista artistico (non avendone le competenze e lasciando volentieri questo compito a più competenti tastiere) ma voglio raccontarvi di un aspetto che ho piacevolmente colto, come preponderante, questa sera: la professionalità!
Che cosa intendo dire?
Nella mia lunga attività di volontariato, quando ero responsabile Nazionale dei Giovani del Movimento per la vita italiano, ho tenuto centinaia di conferenze, testimonianze, incontri. A volte mi trovavo a parlare davanti a 200 persone, in altre occasioni l'auditorium era composto da sei o sette anime. Avevo però imparato a dare il massimo sempre, in qualsiasi occasione, con qualsiasi pubblico perchè anche nel volontariato, quando vi è una forte passione, vi deve essere anche una grande professionalità e rispetto di ogni singola persona presente che può creare anche un gruppo numeroso.
Ho visto i Vivi e Liberi cantare e suonare davanti a migliaia di persone trasmettendo, da quel palco, una carica e una energia unica e li ho rivisti questa sera davanti a poche decine di persone, per un pubblico decimato dall'improvviso diluvio del pomeriggio e dalla guazza (rugiada copiosa), cantare e suonare con la stessa carica e trasmettendo la stessa energia.
Questo vuol dire avere assieme passione per quello che si fa e professionalità: questi ingredienti sconfiggono il diluvio, le intemperie, la guazza e ci rendono tutti Vivi e Liberi.
Ancora complimenti!
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