Dolce e Gabbana: “La famiglia non è una moda passeggera. È un senso di appartenenza sovrannaturale. Non abbiamo inventato mica noi la famiglia. .. ma non c’è religione, non c’è stato sociale che tenga: tu nasci e hai un padre e una madre”.
Un figlio?”, continua ancora Gabbana. “Sì, lo farei subito”. “Ma sono gay, e non posso avere un figlio”, continua Dolce. “Credo che non si possa avere tutto dalla vita, se non c’è vuol dire che non ci deve essere. È anche bello privarsi di qualcosa. La vita ha un suo percorso naturale, ci sono cose che non vanno modificate. Una di queste è la famiglia”.
E adesso che succederà? Anche Dolce e Gabbana saranno massacrati dalla potentissima lobby gay internazionale? I ricchi gay non compreranno più i loro vestiti e li costringeranno a mettere nel cda un membro (non ridete!!!) della comunità LGBT sul modello del "coraggioso" Barilla?
Complimenti per aver avuto il coraggio di dirci la verità che è sotto gli occhi di tutti ma spesso è nascosta per opportunità o paura.
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