Di Fabio ricordo poco perchè quel poco che ricordo era tutto quel che sapevo di lui.
Ci si vedeva fissi il giovedì a calciotto, spesso si giocava contro, correttamente e col sorriso, poi noi finivamo la nostra partita e lui se ne andava su un campo adiacente a farne un'altra prima di cominciare poi il turno di notte in un fornaio di Roma.
Poi un giorno ci hanno detto che era morto per infarto e ha smesso di correre, giocare, ri giocare, lavorare, sorridere.
Eterno riposo Fabio.
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