Per la serie: vita metropolitana. Infagottato nel mio completo giubbotto-sciarpa-cappello nero ero stabilmente fermo ad un passaggio pedonale con semaforo acceso (dettagli non trascurabili a Roma) in attesa del coloro verde (dettaglio trascurabile a Roma).
Un motociclista (si posson definire tali coloro che han solo guidato Scooteroni?) è sopraggiunto di corsa inchiodando poco oltre delle strisce perchè anche lui bloccato dal rosso.
Assorto nei miei pensieri non ho dato peso al fatto. Lui sì.
"Guarda questo tipo poi" l'ho sentito sussurrare nella mia direzione. Ho fatto finta di nulla al riparo dietro i miei occhiali diventati scuri per le lenti fotocromatiche.
Al verde ho cominciato ad attraversare l'incrocio ed ogni passo era accompagnato da un "Ehi, dico a te" e poi ancora "Mi senti" e in un salendo "Hai una sorella? Ce l'hai da presentarmela?".
Ho tirato diritto senza cedere alla immeritata provocazione , visto che oggi la gente tira fuori i coltelli per nulla, ed anche perché ero assalito da un tremendo dubbio: se gli avessi detto che ho tre sorelle che sarebbe successo?
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