Chi si aspetta di trovare prese di posizione precostituite, con una tabella di marcia da seguire alla lettera, è decisamente fuori strada. Giorgio Gibertini – giornalista, scrittore e presidente del Centro di aiuto alla vita Eur Sant’Eugenio di Roma – nel suo nuovo libro «Per una generazione di politici cattolici» (edizioni Sugarco) alle imposizioni preferisce la riflessione. E nel difficile compito di realizzare un manuale che possa essere una «mappa» per chi si appresta a entrare in politica si affida alle testimonianze di protagonisti della cultura cattolica, cita i passi del Vangelo, fa riferimento ai testi delle encicliche e prende spunto dalle fonti della dottrina sociale della Chiesa.
A questa eredità aggiunge anche passaggi del suo percorso personale al Cav di Roma. Risultato? Al centro del volume – che il 31 gennaio alle 15 verrà presentato nella Sala Del Refettorio della Camera dei Deputati – c’è il tema della difesa della vita, argomento trattato anche nella prefazione e nella postfazione rispettivamente da Paola Binetti ed Eugenia Roccella. «Viviamo un periodo dove gli schieramenti non sono così ben differenziati l’uno dall’altro – sostiene l’autore – e la vera discriminante è: che cosa intende fare per la vita, per i non nati, per i malati il candidato in quel partito?». È la domanda che un elettore cattolico deve porsi prima di recarsi al seggio. È la stessa questione che deve contraddistinguere i protagonisti cattolici della politica italiana. Per Gibertini, infatti, il vero compito del politico oggi è quello di «valorizzare l’esistente». Si tratta di un impegno da portare avanti soprattutto sostenendo la famiglia e aiutando la vita nascente. Per queste ragioni – scrive – 'l’azione politica dei cattolici deve tenere conto sempre e comunque che tutto deriva e tutto deve tornare, alla dignità della persona'. Può sembrare un concetto astratto. Allora Gibertini prova a fare un esempio: «Ogni aborto ha un costo che oscilla fra i 1.479 e i 1.814 euro. Nel 2010 effettuati oltre 115mila interruzioni, per una spesa complessiva di oltre 170 milioni di euro. Cifra completamente a carico dei contribuenti. Non sarebbe meglio destinare tale somma in servizi che aiutino le donne a non abortire?». Ed ecco che la riflessione si fa proposta.
A questa eredità aggiunge anche passaggi del suo percorso personale al Cav di Roma. Risultato? Al centro del volume – che il 31 gennaio alle 15 verrà presentato nella Sala Del Refettorio della Camera dei Deputati – c’è il tema della difesa della vita, argomento trattato anche nella prefazione e nella postfazione rispettivamente da Paola Binetti ed Eugenia Roccella. «Viviamo un periodo dove gli schieramenti non sono così ben differenziati l’uno dall’altro – sostiene l’autore – e la vera discriminante è: che cosa intende fare per la vita, per i non nati, per i malati il candidato in quel partito?». È la domanda che un elettore cattolico deve porsi prima di recarsi al seggio. È la stessa questione che deve contraddistinguere i protagonisti cattolici della politica italiana. Per Gibertini, infatti, il vero compito del politico oggi è quello di «valorizzare l’esistente». Si tratta di un impegno da portare avanti soprattutto sostenendo la famiglia e aiutando la vita nascente. Per queste ragioni – scrive – 'l’azione politica dei cattolici deve tenere conto sempre e comunque che tutto deriva e tutto deve tornare, alla dignità della persona'. Può sembrare un concetto astratto. Allora Gibertini prova a fare un esempio: «Ogni aborto ha un costo che oscilla fra i 1.479 e i 1.814 euro. Nel 2010 effettuati oltre 115mila interruzioni, per una spesa complessiva di oltre 170 milioni di euro. Cifra completamente a carico dei contribuenti. Non sarebbe meglio destinare tale somma in servizi che aiutino le donne a non abortire?». Ed ecco che la riflessione si fa proposta.
Luca Mazza di Avvenire
Nessun commento:
Posta un commento