sabato 26 novembre 2011

finiremo l'ultimo paio di righe di un racconto e ce ne resteremo seduti un momento o due in silenzio

Se siamo fortunati, non importa se scrittori o lettori, finiremo l'ultimo paio di righe di un racconto e ce ne resteremo seduti un momento o due in silenzio. Idealmente, ci metteremo a riflettere su quello che abbiamo appena scritto o letto; magari il nostro cuore e la nostra mente avranno fatto un piccolo passo in avanti rispetto a dove erano prima. La temperatura del nostro corpo sarà salita, o scesa, di un grado. Poi, dopo aver ripreso a respirare regolarmente, ci ricomporremo, non importa se scrittori o lettori, ci alzeremo e, [...] come dice un personaggio di Checov, passeremo alla nostra prossima occupazione: la vita. Sempre la vita. [R. Carver]

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