Rebecca e Lucia sono le due gemelle siamesi nate a fine giugno, unite per il torace e l’addome e con un cuore sole ed altri organi danneggiati e sono morte qualche giorno fa, dopo soli due mesi su questa terra della quale hanno visto solo una sala operatoria dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna.
Rebecca e Lucia sono passate dal luogo più accogliente al mondo, il grembo materno, al luogo più accogliente in eterno: il Paradiso.
Lo voglio credere che siano lì non perché desidero provarmi teologo ma perché, conoscendo la Misericordia di Dio, non può aver pensato tragitto migliore per queste due figlie in questa breve loro vita durata un anno soltanto.
In questi giorni in cui tutti ricordiamo i tragici eventi del crollo delle Torri Gemelle, Rebecca e Lucia se ne sono andate via prima, anche loro gemelle, anche loro dopo un periodo a combattere da sole contro la vita, la forza di gravità, i danni subiti ed un corpo che lentamente si accasciava al suolo col suo fragore.
Forse Rebecca e Lucia non cambieranno il corso della storia, come è avvenuto per le torri di New York se non quella della loro famiglia, di chi è loro stato accanto in questi giorni, anche con un solo pensiero od una preghiera.
Forse Rebecca e Lucia tra dieci anni avranno solo i genitori a portare due mazzi di fiori al cimitero ed anche noi avremo altre vite, altri lutti, altre ricorrenze da celebrare.
Però mi ha fortemente impressionato la frase del padre che, interrogato sulla vicenda ha risposto: “Uccidere due bambine così piccole o una persona alta un metro ed ottanta è la stessa cosa. Non c’è mai stato nulla da scegliere.”
Non c’è mai stato nulla da scegliere…! Che grande insegnamento.
Certo, i dipendenti del WTC sono corsi in strada, dieci anni fa, per sfuggire ad un evento della Storia più grande di loro e chissà in quanti, messisi al riparo, avranno pensato: non c’è stata possibilità di scegliere, qualcun altro lo aveva fatto per noi, ma in quel caso era l’uomo, il male.
Qui invece siamo di fronte alla volontà, a volte difficile, a volte splendida di Dio, del nostro Padre Creatore, davanti al quale è grande gesto di accettazione, e quindi di fede, dire: non c’è mai stato nulla da scegliere.
Così, semplicemente. Ci sono eventi della nostra vita in cui Dio ci parla in questo modo e non esiste la possibilità di modificare noi la sua volontà magari con un precoce aborto: questi genitori hanno lasciato vivere le loro figlie secondo la volontà, secondo natura ed un mese in più od in meno pronosticato non ha cambiato la loro decisione.
Ci sono altri momenti più “facili, ed a me capita quando vedo i miei figli, in cui, nella bellezza della vita, mi domando: non c’è stato nulla da scegliere, eccoli, me li hai donati, cercherò di custodirli ma non li ho scelti: io e mia moglie abbiamo accettato la tua volontà
Rebecca e Lucia è il nome che oggi voglio dare, simbolicamente, alle due torri gemelle.
Giorgio Gibertini
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