Caravaggio: La vocazione di Matteo |
Certo, mi domando io oggi, con tutto rispetto per il Sacro Testo: Gesù, puoi passare un attimo anche da quegli Esattori di Equitalia e portarteli via tutti?
Il brano di Vangelo originale è molto suggestivo ed i commentatori così lo spiegano:
Gesù passa, vede un uomo dietro il banco delle imposte. Per il mondo costui è un abietto, un rinnegato, uno che si è venduto ai Romani per estorcere denaro al popolo di Dio. Per i farisei e molti altri costui era già un dannato, da schivare, togliere anche la comunione di un saluto. Era considerato infatti un pubblico peccatore. Gesù invece lo chiama per farne un suo apostolo, uno strumento di grazia e di verità, un messaggero del suo amore, un inviato del suo perdono e della sua misericordia.
Andando via di là, Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì. Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: Misericordia io voglio e non sacrifici. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori».
Gesù passa, vede un uomo dietro il banco delle imposte. Per il mondo costui è un abietto, un rinnegato, uno che si è venduto ai Romani per estorcere denaro al popolo di Dio. Per i farisei e molti altri costui era già un dannato, da schivare, togliere anche la comunione di un saluto. Era considerato infatti un pubblico peccatore. Gesù invece lo chiama per farne un suo apostolo, uno strumento di grazia e di verità, un messaggero del suo amore, un inviato del suo perdono e della sua misericordia.
Andando via di là, Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì. Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: Misericordia io voglio e non sacrifici. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori».
Chiarissimo no l'intento di Nostro Signore?
Noi, che un poco religiosi siamo (ma penso siano concordi col mio finale ragionamento pure gli atei) chiediamo una sola cosa a Nostro Signore: passa da Equitalia, non so se incontrerai gli stessi guardi stupefatti sopra barbe lunghe ed altre mani che lasciano a noi quegli spiccioli di euro, ma tu provaci, liberaci da quegli abietti venduti alla Casta e così otterrai due risultati: noi saremo meno oppressi e vessati dalle tasse, tu avrai molti discepoli in più.
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