Rieccoli i radicali pronti a rispuntare fuori e dire che si stavano godendo un momento di pausa dopo l'ingordigia vissuta dato il successo di ascolti della radical faziosa trasmissione dell'anno "vieniviaconme".
Pochi giorni ed eccoli piombare come avvoltoi sul corpo di Mario Monicelli, morto suicida, gettandosi da un balcone dell'Ospedale San Giovanni dove era ricoverato, a 95 anni!
Non entro nel merito della scelta di vita (ops, di morte) del regista italiano la quale, pur non condividendola, va rispettata.
L'assurdo è vedere i Radicali alla Camera dei Deputati, aiutati dall'altro radicale mascherato Walter Veltroni, che invece entrano nel merito della scelta di vita (ops, di morte) di Monicelli cercando di elevarlo, dopo Welby ed Englaro, ad altro paladino dell'eutanasia.
Non è ingerenza dello Stato nella vita privata????
Avete sentito la dichiarazione di Veltroni? "Era un uomo coerente e anche l'ultimo atto della sua vita gli assomiglia. Ha vissuto, non si è lasciato vivere e non si è lasciato morire. Ha deciso di andarsene. Era un italiano con la schiena dritta".
A parte che oggi giorno ci vuole più coraggio ad essere come Mario Melazzini, cioè ad avere la schiena dritta anche su una carrozzella, che a buttarsi da un balcone, ma si possono dire queste cose lanciando un assist ai radicali che, dalla Bernardini in poi, hanno cominciato con il loro latrare pruriginoso?
Lasciatelo in Pace il maestro Monicelli.
Io non lo conosco così bene, l'ho detto, per giudicare il gesto se non dal punto di vista mio personale ed etico e religioso.
Penso però che Monicelli metterebbe Veltroni, Bernardini e tutti gli altri su un treno in partenza e gli piglierebbe a schiaffi, ad uno ad uno, mentre loro sono affacciati e non vedono l'oltre più in là del loro naso.
Maestro, non so perchè a 95 anni ha concluso così la sua esistenza ma le posso solo dire: riposi in Pace.
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