Caro direttore, sono stato nella Lista Pazza, nella lista 'Aborto? No grazie' anzi, come oggi si usa dire, potrei anche esagerare dicendo che sono uno dei cofondatori di quella Lista assieme all’amico Lorenzo di Arezzo. Giuliano Ferrara, per il nostro impegno quotidiano nell’aiutarlo, tra codici e codicilli, a presentare la Lista politica in tutte le Regioni di Italia ci premiò con una
citazione in prima pagina su 'Il Foglio' nell’editoriale dal titolo «Il nostro caos calmo, come partoriamo la lista pazza per la vita». Non voglio ripercorrere quei tempi, quell’esperienza che rimarrà unica ed irripetibile (come ognuno di noi, come ogni figlio concepito da difendere, amare ed accogliere) ma, da giornalista e da cattolico, mi permetto, conoscendo sia 'Il Foglio' sia 'Avvenire', di entrare non come un elefante in una cristalleria (l’Elefantino è un altro), ma come lettore in una edicola.
Già qualche mese fa, a seguito di un’altra forte provocazione di Ferrara, gli scrissi una lettera.
Scrivevo a Giuliano: carissimo direttore, ho letto con piacere un tuo editoriale appassionato come una volta e ti ho riconosciuto. Il titolo: «L’America diventa anti-abortista, e noi che facciamo?» mi è stato dentro tutto il giorno. E noi che facciamo?
Quante volte me lo domando, quante volte ce lo domandiamo con le volontarie del Centro di aiuto alla vita, davanti alle storie tremende e difficili della mamme che bussano alla nostra «clandestinità» per avere un motivo per scegliere per la vita.
Quante volte mi domando: e noi che facciamo quando la mamma sceglie comunque di andare ad abortire, aiutata in tutto e per tutto dallo Stato. Noi non possiamo far altro che restare sulla soglia del nostro piccolo Centro per attendere il suo ritorno, senza figlio, ma con le crisi post aborto addosso. Però mi sono anche domandato «E tu che fai?». «E noi che facciamo?». E tu che fai Giuliano?
Mi mancano tanto le paginate per la vita; mi manca tanto la raccolta di lettere pro-life di un mondo sommerso. Sai quanta gente, girando per l’Italia e per Roma, mi domanda: ma Ferrara che fine ha fatto? Forza Giuliano. La battaglia deve continuare.
Un giorno, quando alcuni cattolici si ritirarono telefonicamente dalla Lista Pazza, un Giuliano furioso mi disse: questa è la differenza tra noi laici e voi cattolici, ovvero che noi laici andiamo fino in fondo. Dopo la sconfitta, la pesante sconfitta delle scorse elezioni, io cattolico ho ripreso il mio volontariato per la vita, perché Gesù ci ha insegnato a rialzarci dalle cadute, non a scomparire. Che sia questa la differenza tra noi cattolici e voi laici? Che sia questa la differenza tra 'Il Foglio' e 'Avvenire'? 'Il Foglio' vive di fiammate da prima pagina, 'Avvenire' da sempre continua, giorno dopo giorno, con diverse numerazioni di pagina, la battaglia per la vita.
Giorgio Gibertini, Roma
citazione in prima pagina su 'Il Foglio' nell’editoriale dal titolo «Il nostro caos calmo, come partoriamo la lista pazza per la vita». Non voglio ripercorrere quei tempi, quell’esperienza che rimarrà unica ed irripetibile (come ognuno di noi, come ogni figlio concepito da difendere, amare ed accogliere) ma, da giornalista e da cattolico, mi permetto, conoscendo sia 'Il Foglio' sia 'Avvenire', di entrare non come un elefante in una cristalleria (l’Elefantino è un altro), ma come lettore in una edicola.
Già qualche mese fa, a seguito di un’altra forte provocazione di Ferrara, gli scrissi una lettera.
Scrivevo a Giuliano: carissimo direttore, ho letto con piacere un tuo editoriale appassionato come una volta e ti ho riconosciuto. Il titolo: «L’America diventa anti-abortista, e noi che facciamo?» mi è stato dentro tutto il giorno. E noi che facciamo?
Quante volte me lo domando, quante volte ce lo domandiamo con le volontarie del Centro di aiuto alla vita, davanti alle storie tremende e difficili della mamme che bussano alla nostra «clandestinità» per avere un motivo per scegliere per la vita.
Quante volte mi domando: e noi che facciamo quando la mamma sceglie comunque di andare ad abortire, aiutata in tutto e per tutto dallo Stato. Noi non possiamo far altro che restare sulla soglia del nostro piccolo Centro per attendere il suo ritorno, senza figlio, ma con le crisi post aborto addosso. Però mi sono anche domandato «E tu che fai?». «E noi che facciamo?». E tu che fai Giuliano?
Mi mancano tanto le paginate per la vita; mi manca tanto la raccolta di lettere pro-life di un mondo sommerso. Sai quanta gente, girando per l’Italia e per Roma, mi domanda: ma Ferrara che fine ha fatto? Forza Giuliano. La battaglia deve continuare.
Un giorno, quando alcuni cattolici si ritirarono telefonicamente dalla Lista Pazza, un Giuliano furioso mi disse: questa è la differenza tra noi laici e voi cattolici, ovvero che noi laici andiamo fino in fondo. Dopo la sconfitta, la pesante sconfitta delle scorse elezioni, io cattolico ho ripreso il mio volontariato per la vita, perché Gesù ci ha insegnato a rialzarci dalle cadute, non a scomparire. Che sia questa la differenza tra noi cattolici e voi laici? Che sia questa la differenza tra 'Il Foglio' e 'Avvenire'? 'Il Foglio' vive di fiammate da prima pagina, 'Avvenire' da sempre continua, giorno dopo giorno, con diverse numerazioni di pagina, la battaglia per la vita.
Giorgio Gibertini, Roma
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