venerdì 16 ottobre 2009

IN RICORDO DI NONNO-BABBO VINCENZO ORSINI



Le serrande del Paradiso 15 ottobre 2009




Ho scritto tanto

della morte

soprattutto in questi ultimi tempi

ma mai avrei pensato

che così presto

sarebbe venuta

a rendermi ragione

di quelle pagine



Vincenzo

per noi tutti “babbo”

sei  giunto

all’ultimo capitolo

del tuo quinto Vangelo



Per anni hai lottato contro la malattia

quel tumore che ti ha preso

a piccole dosi

sorsi di un bicchiere di vino

che rimane pieno



per  anni l’ha ricacciata indietro

“la bestia”

con ineguagliabile forza

e serenità

seminandone cocci

anche sulla strada

di Santiago

per 800 chilometri

con un tumore appresso



Solo tu potevi farcela



solo tu potevi combatterla cosi

la malattia



solo tu  babbo



Poi  i medici hanno alzato le mani

può tornare a casa

qui

la medicina si ferma

la scienza si siede accanto al letto

ed osserva

forse

contempla

il mistero della vita

che è anche quello della morte



se guardo coi miei occhi

gonfi di lacrime

vedo un padre

che mi ha accolto come figlio

uno sposo

paziente e buono

un nonno forte

le cui braccia

i miei figli non avranno più

e mi dispero a pugni chiusi

perché non è giusto

e la vita cattiva

trionfa sul mio cuore debole

e la mia fede che vacilla



se guardo

con gli occhi di Dio

potrei dire che a quel momento

ci si è preparati da sempre

dalla nascita

e che DIO sta solo richiamando a sé

un valido collaboratore

forse perché avrà bisogno

di risistemare le serrande del paradiso



ma non ho la Fede per tutto questo



eppure

ci è stata data

una morte lenta

per prepararci



partente e restanti…



Ed ora sei lì

Babbo

Lì dove non serve un apparecchio

per sentirci bene

lì dove non serve scalare una vetta

per contemplare

lì dove non c’è

dolore e morte

ma solo quella festa

promessa da sempre

e data per premio



Per tutti noi

qui presenti oggi

hai sempre avuto

il cuore aperto



ognuno di noi

a casa sua

ha almeno un tuo bullone

avvitato

nella tua officina

dietro casa

al confine

con decine di libri

che hai letto e risistemato

col tuo inconfondibile disordine



arti e mestieri

che lasci a noi

perché ora

aggiustata la serranda

ci osservi e ci segui

dalla finestra

del Paradiso



e ci attendi



arriveremo anche noi

con l’ultima macchina

e sarai il primo

a scendere le scale

di corsa

e venirci incontro



ciao Babbo





Giorgio 15 ottobre 2009 

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