Le serrande del Paradiso 15 ottobre 2009
Ho scritto tanto
della morte
soprattutto in questi ultimi tempi
ma mai avrei pensato
che così presto
sarebbe venuta
a rendermi ragione
di quelle pagine
Vincenzo
per noi tutti “babbo”
sei giunto
all’ultimo capitolo
del tuo quinto Vangelo
Per anni hai lottato contro la malattia
quel tumore che ti ha preso
a piccole dosi
sorsi di un bicchiere di vino
che rimane pieno
per anni l’ha ricacciata indietro
“la bestia”
con ineguagliabile forza
e serenità
seminandone cocci
anche sulla strada
di Santiago
per 800 chilometri
con un tumore appresso
Solo tu potevi farcela
solo tu potevi combatterla cosi
la malattia
solo tu babbo
Poi i medici hanno alzato le mani
può tornare a casa
qui
la medicina si ferma
la scienza si siede accanto al letto
ed osserva
forse
contempla
il mistero della vita
che è anche quello della morte
se guardo coi miei occhi
gonfi di lacrime
vedo un padre
che mi ha accolto come figlio
uno sposo
paziente e buono
un nonno forte
le cui braccia
i miei figli non avranno più
e mi dispero a pugni chiusi
perché non è giusto
e la vita cattiva
trionfa sul mio cuore debole
e la mia fede che vacilla
se guardo
con gli occhi di Dio
potrei dire che a quel momento
ci si è preparati da sempre
dalla nascita
e che DIO sta solo richiamando a sé
un valido collaboratore
forse perché avrà bisogno
di risistemare le serrande del paradiso
ma non ho la Fede per tutto questo
eppure
ci è stata data
una morte lenta
per prepararci
partente e restanti…
Ed ora sei lì
Babbo
Lì dove non serve un apparecchio
per sentirci bene
lì dove non serve scalare una vetta
per contemplare
lì dove non c’è
dolore e morte
ma solo quella festa
promessa da sempre
e data per premio
Per tutti noi
qui presenti oggi
hai sempre avuto
il cuore aperto
ognuno di noi
a casa sua
ha almeno un tuo bullone
avvitato
nella tua officina
dietro casa
al confine
con decine di libri
che hai letto e risistemato
col tuo inconfondibile disordine
arti e mestieri
che lasci a noi
perché ora
aggiustata la serranda
ci osservi e ci segui
dalla finestra
del Paradiso
e ci attendi
arriveremo anche noi
con l’ultima macchina
e sarai il primo
a scendere le scale
di corsa
e venirci incontro
ciao Babbo
Giorgio 15 ottobre 2009
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