mercoledì 2 aprile 2008

CE LA FAREMO: SONO SICURO



Caro Direttore,

sembra lontana anni luce quella Domenica di Febbraio che ci hai convocato, me e il medaglione ottocentesto Lorenzo, per cominciare questa avventura con tanto di libretto ufficiale della Camera dei Deputati da sfogliare, leggere, sottolineare, memorizzare.

Ci si dava ancora del Lei, nonostante fossimo tre uomini.

Poi giorno dopo giorno, improperio dopo improperio, siamo cresciuti assieme alla Lista Pazza e con Lorenzo si è spesso pensato di scrivere un libro "Fate l'amore non la lista".

Abbiamo frequentato più i Notai, in quei giorni, delle nostre mogli. Qualche compagno di viaggio si aggiungeva man mano (Eraldo dalla Liguria) altri si perdevano per sottostare a diktat superiori.

Poi Piazza Farnese, quasi più noi sul Palco della gente accorsa in Piazza come a voler significare che in questa avventura si è tutti protagonisti.

Poi il Liberi tutti: ognuno si è arrangiato come poteva con le fotocopie e rompendo il salvadanaio accuratamente riempito nel tempo per chissà quale altro progetto ma poi è arrivato il Progetto, questo, con la P maiuscola.

Sono iniziati i primi incontri. Teatri pieni e teatri vuoti. Sale stracolmente e 36 persone a Ferentino.

Censura dai media.Censura dagli amici, censura autocensurante da qualche pro life, tasse, riforme voti utili come se, quello che verrà, sarà il governo più importante di tutti i tempi.

Mi domando: ma quello di due anni fa è stato un voto utile visto che dopo 18 mesi è stato preso e buttato via? Anche allora sembrava decisivo per le sorti di questo paese, no? Allora questa volta, visto che in Italia non si sa mai come andrà a finire, l'unico voto utile è o non è quello sulla vita?

Tra gli amici vedo tanti piccoli Andreotti che crescono, che hanno dimenticato il coraggio di Re Baldovino, che sono pro life da una vita ma "non vogliono disperdere il voto".

Quanto si mangeranno le mani per tutti i prossimi anni quando riguarderanno, col senno di poi e con gli occhiali della ragione, e non dell'invidia, questo passato 2008, l'anno dei trenta anni della Legge 194 in cui miglior coincidenza delle elezioni con una Lista pro life Aborto? No Grazie... solo il Grande Regista da lassù poteva organizzarlo.

Perchè credo che ce la faremo?

Per due motivi: il primo è che sento lo stesso clima del Referendum sulla Legge 40 ovvero censure ed attacchi ma il popolo silenzioso che ragiona con la sua testa e non con gli interessi di bottega (ho distribuito, porta a porta, agli angoli delle strade di Roma, già 60 mila cartoline, una mano dopo l'altra, mai un cenno di protesta... arriverò a cento mila); il secondo è che, per quel poco che ti conosco, caro Direttore, sento che per settimana prossima hai in serbo il colpo ad effetto che ci farà, dal 15 aprile in poi ancora di più guardare a tutti con amore e buon umore.


Giorgio Gibertini


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