“E’ morta come un angelo ed è
stata missionari negli Ospedali, tra i malati: ora Dio l’ha chiamata a sé”.
Ci ha salutato così Chiara, con
le parole sempre serene di sua madre che al telefono mi dà la triste notizia.
“Domani invito anche te al
matrimonio. Sì, al matrimonio perché questo non sarà un funerale ma il
matrimonio di Chiara con Dio”.
Rimango ad ascoltarla gonfiandomi
gli occhi di pianto ma non posso piangere, Chiara non vorrebbe, Chiara non l’ho
mai vista piangere in tutti gli incontri qua in ufficio, con o senza gamba
ingessata, ed in quella splendida settimana invernale a Campitello Matese.
Chiara l’ho vista sempre allegra,
più che vista… sentita… vissuta sempre allegra, sempre vivace, sempre attenta
con quel cervello sempre in funzione e troppo grande per essere contenuto in
quel corpicino.
Con tutto quello che ha passato e
sta passando come fa ad essere così serena?
Papà Gigi ci ha insegnato tutto
il resto: papà Gigi è sempre presente, e sempre allegro.
Il nostro gruppo giovani ha avuto
il dono di conoscere un angelo e solo oggi scopro la non banalità e non
retorica di queste parole.
Chiara ci ha donato la sua
compagnia, la sua attenzione, il suo genio per quella settimana invernale.
Volevo tornare al prossimo Life Happening in Sicilia ma già sentiva che questa
volta i problemi di salute l’avrebbero fermata.
Ci è passata accanto soffice e
leggera come un velo facendoci assaporare la sua freschezza e la sua purezza e
l’amore per la vita, nonostante tutto o forse proprio grazie a quel tutto.
Non ci sono molte altre parole,
domani vado al suo matrimonio, poi vi saprò dire.
Ci ha amato e ci ama, questo lo
so.
E chi ha sentito il suo cuoricino
battere continuerà a sentirlo, serenamente, per il resto della vita
Giorgio
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